Storia e tradizione delle Calze di Natale

Con l’avvicinarsi del periodo natalizio, grandi e piccini si preparano ad addobbare al meglio le proprie case, ricreando quell’atmosfera magica e calorosa che solo il Natale sa trasmettere.

Tra i tanti addobbi riposti negli scatoloni, sempre più italiani custodiscono le Calze Natalizie.

Se fino a qualche anno fa era una tradizione prettamente legata all’arrivo della Befana e all’Epifania, oggi le calze di Natale diventano parte centrale dell’addobbo natalizio, dall’8 dicembre fino al 7 gennaio!

Ma…da dove nasce la tradizione della Calza di Natale? Le tradizioni del nord Europa e quella americana raccontano che….

La leggenda più popolare sul perché le calze vengono appese a Natale ha come protagonista San Nicola. Un uomo rimasto vedovo e padre di tre ragazze aveva difficoltà ad arrivare a fine mese. Anche se le sue figlie erano belle, temeva che la loro condizione di povertà avrebbe reso loro impossibile sposarsi perché privo di denaro per comprare la dote

San Nicola girava per la città dove viveva l’uomo e sentì gli abitanti del villaggio discutere della difficile situazione di quella famiglia e voleva aiutarli, ma sapeva che l’uomo non avrebbe mai accettato alcun aiuto. Una notte, si calò giù dal camino della casa di famiglia e riempì con sfere d’oro le calze delle ragazze che si stavano asciugando sul camino. 

🍊 E perché nelle calze solitamente si mettono mandarini e arance? Sembra proprio che ci sia una similitudine con le tre sfere d’oro lasciate da San Nicola nelle calze delle tre ragazze!

La tradizione cristiana racconta che…

I Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada chiesero informazioni ad una vecchia. Nonostante le insistenze, affinché li seguisse per andar con loro a far visita al piccolo, la donna si rifiutò e li cacciò bruscamente. Si pentì, uscì a cercarli ma non li trovò. Si fermò in ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi a tutti i bambini che incontrava nella speranza che uno di essi fosse il bambino Gesù.

E da allora girerebbe per il mondo nella notte dell’Epifania, regalando dolcetti a tutti i bambini cercando di farsi perdonare.

I bambini appendono le calzette al camino la sera del 5 gennaio, aspettando speranzosi di trovarla colma di dolciumi (e non di carbone!) l’indomani mattina.

Ti racconto la mia “tradizione”.

Quando ero piccola il 6 gennaio era un giorno triste perché il giorno successivo si tornava a scuola (ahaha!) ma anche di doppia festa: arrivava la Befana ed era anche il compleanno della mia mamma! Ovviamente la prima cosa da fare appena sveglie (io e mia sorella) era correre su per le scale e vedere se la Befana aveva riempito le calze appese al camino di nonna. Ogni anno era sempre la stessa calza, conservata con cura per l’anno successivo. Una gioia svuotarle, per cominciare a vedere le differenze tra la mia e quella di mia sorella, puntualmente lei aveva sempre più cioccolato di me! (solo perché non mangiava caramelle, a differenza mia) 😂

Dolci ricordi del passato, ora sostituiti dalle calze decorative, mia e di mio marito (Grinch), appese al venticonvettore… ci adattiamo ai riscaldamenti moderni 😆

Conoscevi già queste storie? Sei legata alla tradizione del 6 gennaio o anche tu come me le esponi non appena la casa si veste a festa per Natale? Raccontami nei commenti ♥

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